PLASTICA 100% RICICLATA E RICICLABILE PER L'ARCHITETTURA E IL DESIGN
(Maggio 2024)
All’interno dello spazio dell’ex Incet di Torino, un tempo fabbrica di cavi elettrici e per molti anni spazio abbandonato e degradato di periferia, un grande progetto di riqualificazione ha dato vita ad una nuova realtà.
OPEN INCET è uno spazio di innovazione imprenditoriale e sociale, composto da diverse startup che collaborano fra loro, prendendosi cura di uno spazio pubblico, creando rete e mettendo a servizio del territorio e della cittadinanza le proprie competenze.
Al mio arrivo, vengo accolta da Marzia che mi mostra lo spazio di lavoro condiviso con Izmade, il laboratorio artigianale (dove si tagliano le lastre e si creano i prodotti customizzati) e il laboratorio di ricerca e sviluppo. Una ragazza ed un ragazzo, entrambi giovanissimi, si confrontano su alcuni pezzi che hanno creato e osservano con attenzione i risultati post lucidatura.
Comincio, entusiasta, con una raffica di domande, alle quali Marzia risponde con chiarezza e pazienza.
Come nasce Plastiz?
PLASTIZ è una delle startup di Open Incet. Nasce nel 2021, in risposta all’emergenza ambientale dovuta ai rifiuti plastici. Si occupa di valorizzare gli scarti di materiale plastico creando pannelli ad alto valore estetico e qualitativo e basso impatto ambientale, riciclati e riciclabili al 100% ed utilizzabili sia nell’architettura che nel design.
Voi riciclate tutti i tipi di plastica?
Potenzialmente potremmo lavorare tutte le termoplastiche. Utilizziamo sia gli scarti industriali che le plastiche post consumo, tipo i tappi, i flaconi dei prodotti per la pulizia della casa (detersivi) e i prodotti per l’igiene personale. Ovviamente abbiamo effettuato una selezione dei polimeri rispetto alle loro caratteristiche estetiche, fisiche e meccaniche, per creare differenti tipologie di pannelli.
Come si fa ad ottenere un pannello?
Inizialmente la plastica viene sminuzzata, poi a seconda della texture desiderata, si mixano differenti colori dello stesso polimero. Infine il materiale viene termoformato, nel macchinario che ci permette di ottenere lastre da 2500 mm x 1200 mm, con uno spessore dai 10 ai 40 mm. Successivamente, dai pannelli, si potranno ricavare forme e tagli richiesti.
Quali sono le diverse tipologie di pannelli di cui parlavi?
Ad oggi, abbiamo quattro diverse collezioni. I pannelli MARBLE hanno una finitura simile al marmo, ma sono molto più leggeri; PIXEL è la collezione più pop, per l’effetto che si ottiene dall’accostamento dei polimeri colorati; GLASS ha invece caratteristiche di trasparenza e traslucenza che somigliano al vetro. Infine la novità è POLYCHROME che permette di ottenere pannelli HDPE di qualsiasi colore, grazie all’utilizzo di pigmenti.
MARBLE
PIXEL
GLASS
POLYCHROME
Quali sono i vantaggi dell’utilizzo di questi pannelli?
Beh, indubbiamente il primo è quello di contribuire concretamente al necessario sviluppo di un’economia circolare, più consapevole e responsabile. In secondo luogo tutti i pannelli sono impermeabili, resistono all’usura e sono più leggeri rispetto ad altri materiali, perciò sfruttabili non solo per ripiani o lavorazioni “orizzontali”, ma anche come rivestimenti verticali o nella creazione di complementi d’arredo e oggetti di design. Da non trascurare la possibilità di ottenere più prodotti da una stessa lastra, attraverso i tagli con macchine da legno. Su richiesta possiamo occuparcene noi direttamente, nel laboratorio di Izmade. Infine, il fatto che un pannello Marble, ad esempio, sia più economico rispetto ad un piano di marmo delle medesime dimensioni.
E’ possibile vedere dal vivo le collezioni?
Certo! Che tu sia un cliente o un progettista, puoi acquistare, sul nostro sito, il Sample Set, una scatola che contiene 10 mini pannelli da 7 x 14 cm. Se hai già le idee chiare, li puoi scegliere tu, altrimenti lo componiamo noi, selezionando i campioni tra le 3 collezioni principali. Se sei di Torino o dintorni, puoi anche venire a visitare, su appuntamento, il nostro spazio. Qui potrai vedere le collezioni ed anche il laboratorio di ricerca e sviluppo, dove scegliamo e proviamo i diversi scarti, per sperimentare nuove texture, anche su richiesta dei clienti.
Tra i vostri obiettivi c’è quello di “generare impatto sociale”. In che modo lo concretizzate?
Plastiz partecipa ad eventi sulla sensibilizzazione delle tematiche ambientali, organizza workshop formativi per scuole, istituzioni, aziende ed esperienze di team building, attraverso la creazione di prodotti di plastica riciclata, partendo da oggetti della quotidianità. Inoltre è possibile affittare il nostro Makerspace (una sorta di “officina del fare”) per produrre piccoli pannelli personali.
Dopo aver ringraziato Marzia per la sua disponibilità e la visita guidata, mi attardo ancora un po’. Osservo le sperimentazioni in corso; da tipica designer, passo la mano su tutti gli oggetti (lastre e arredi) per sentire le differenti texture al tatto e scatto foto come una turista in viaggio, sognando già un nuovo progetto, nel quale inserire i pannelli Plastiz.